I vigneti, in totale due ettari, si trovano sulle colline che sovrastano la cittadina di Muggia, antica colonia veneziana, in provincia di Trieste. Il confine (con la Slovenia nda) è qui, a pochi passi. Questa terra è la stessa, argillosa e generosa, di una parte dell’Istria. E i vini ne sono piena espressione, oltre ogni appartenenza”.
Quella dei Nicolini (Eugenio, papà Giorgio e mamma Rossana) è una piccola azienda agricola a conduzione familiare, solo 5000 bottiglie, nata e gestita seguendo le vecchie tradizioni ereditate dai nonni con l’obiettivo di mantenere ancora vivi certi gusti e profumi ormai dimenticati da molti. In questo senso è la scelta di coltivare solo uve autoctone e produrre esclusivamente vini di territorio, vinificando ogni tipologia d’uva in purezza.
Malvasia e Vitovska danno i due classici bianchi di queste terre, così come il Refosco per il rosso. E poi varietà rare ed ai più quasi sconosciute: Piccola Nera, Moscato giallo istriano, Borgogna nera. Tutte vecchie tipologie di viti autoctone ormai andate perdute quasi del tutto per le quali, usando i cloni originali per gli incalmi delle barbatelle, da poche viti centenarie di famiglia, sono state rigenerate e reimpiantate nuove piante sperimentandone la vinificazione.
In vigna, dove le vigne hanno un’età media di 25 anni, lo sforzo è soprattutto quello di limitare il più possibile al tradizionale anche i trattamenti antiparassitari e fungicidi evitando di usare, se proprio non indispensabile per la sopravvivenza della pianta, prodotti sistemici o di lunga carenza.